La fragilità capillare è una condizione che si verifica quando i capillari che si trovano su gambe, mani, viso e altre parti del corpo perdono la loro tonicità. Ciò comporta una maggior predisposizione alla rottura e alla comparsa di edemi o “petecchie”, degli ematomi di piccole dimensioni ma che spesso si diffondono creando ampie macchie.
Nonostante generalmente la fragilità dei capillari tenda a preoccupare le persone per motivi puramente estetici è bene non concentrarsi solo su questo aspetto. Se i capillari tendono a danneggiarsi facilmente, allora è meglio indagare sulle cause in modo tale da evitare una cronicizzazione del problema.
Andiamo quindi a capire meglio quali sono i sintomi della fragilità capillare e i migliori rimedi naturali, oltre a qualche indicazione su come scegliere un integratore per i capillari fragili veramente efficace.
Che cosa sono i capillari?
Prima di approfondire le cause è necessario chiarire prima che cosa sono i capillari. A livello di sistema venoso i capillari rappresentano i più piccoli vasi sanguigni dell’apparato circolatorio. A differenza di arterie e vene sono di dimensioni veramente microscopiche, tanto che alcuni di questi arrivano ad avere un diametro di appena 5 micrometri.
Nonostante siano praticamente invisibili all’occhio umano il loro ruolo è fondamentale, in quanto sono responsabili di tutti gli scambi delle sostanze nutritive e dell’ossigeno che avvengono tra il sangue e le cellule.
Ciò spiega quindi perché i capillari sono così importanti e per quale motivo una loro eventuale fragilità non va trattata come un semplice problema estetico.
Fragilità capillare: 5 sintomi per riconoscerla
La fragilità capillare si manifesta tramite dei sintomi facilmente riconoscibili, che sono:
- comparsa di piccoli lividi sottopelle
- alterazioni del colore della pelle
- Ingrossamenti dei capillari che disegnano delle vere e proprie “ramificazioni” sulla cute
- prurito
- sensazione di pesantezza e gonfiore
La comparsa di questi sintomi avviene con maggiore frequenza su alcune zone specifiche come le cosce, le gambe e le caviglie. Tuttavia anche le mani o persino il volto non ne sono esenti. Non a caso è abbastanza comune osservare i segni di una fragilità capillare anche su naso e guance.
Il campanello di allarme più evidente tuttavia rimane la facilità con cui possono formarsi i lividi su tutto il corpo, anche in seguito a traumi leggerissimi, come una semplice stretta di mano. Se avete un sospetto relativo a uno di questi sintomi, continuate a leggere l’articolo per capire quali possono essere le cause della fragilità capillare.
Cosa causa la fragilità capillare?
Le cause della fragilità capillare sono molteplici e possono essere correlate a particolari abitudini di vita o ad alcune patologie. In particolare tra le cause dei capillari fragili più diffuse troviamo:
- La carenza di vitamina C
- La sedentarietà
- Le alterazioni ormonali
- L’insufficienza venosa
- L’esposizione al sole
Carenza di vitamina C e capillari fragili
Numerosi studi hanno attestato l’esistenza di una chiara correlazione fra i casi di fragilità capillare e la mancanza di vitamina C che ha un ruolo importante nella produzione di collagene, la proteina che costituisce i tessuti.
I soggetti che non assumono quantità sufficienti di questo elemento attraverso l’alimentazione rischiano di essere più esposti a questo e ad altri problemi. Potete approfondire di più in questo articolo che spiega a cosa serve la vitamina C e dove si trova, in modo da scoprire anche qual è il vostro fabbisogno minimo quotidiano.
Sedentarietà e fragilità capillare
Chi ha uno stile di vita sedentario solitamente ha i capillari più deboli. La spiegazione è da ricercare in due punti: innanzitutto chi si muove di meno tende a sfavorire il ricircolo del sangue, facendo perdere elasticità ai capillari ed esponendosi anche a problemi di gonfiore e ritenzione idrica. In secondo luogo una vita sedentaria porta al sovrappeso e all’obesità che inducono l’intero sistema circolatorio a uno sforzo eccessivo, esponendo così al pericolo di rottura dei capillari.
Alterazioni ormonali e fragilità capillare
Un alterato quadro ormonale può compromettere la salute dei capillari. Solitamente questa condizione riguarda nella quasi totalità le donne che soffrono dell’influenza degli estrogeni sulla funzionalità del loro sistema circolatorio. In particolare gli squilibri tendono a verificarsi durante la fase pre-mestruale, la gravidanza e la menopausa. Tuttavia alcune alterazioni possono essere dovute all’utilizzo della pillola anticoncezionali, che ha anch’essa un suo ruolo nella comparsa di fragilità capillare durante l’età fertile.
Insufficienza venosa e capillari fragili
Quasi si parla di insufficienza venosa ci si riferisce a un disturbo della circolazione cronico per il quale il sangue nelle vene ha difficoltà a ritornare al cuore. Essendo quindi i capillari parte di questo meccanismo, ciò ha evidenti ripercussioni sul loro stato di salute.
Non a caso la comparsa di capillari in evidenza è un segnale che in medicina viene utilizzato per riconoscere e diagnosticare i sintomi dell’insufficienza venosa.
Esposizione al sole e capillari fragili
L’esposizione al sole può causare fragilità capillare nei casi in cui avviene in maniera incontrollata ed eccessiva. Stando per molto tempo al sole la superficie della pelle tende infatti a surriscaldarsi, danneggiando così i capillari che per via delle alte temperature si dilatano eccessivamente. Di conseguenza, soprattutto nei mesi più caldi, bisognerebbe evitare di esporsi direttamente al sole nelle ore più calde per non provocare una dilatazione dei capillari potenzialmente dannosa.
Si può essere predisposti alla fragilità capillare?
Se vi state chiedendo se esiste una predisposizione alla fragilità capillare, la risposta purtroppo è sì. Fra le cause dei capillari fragili si possono infatti aggiungere l’età e il sesso.
In particolare la genetica sfavorisce le donne, che percentualmente sono più predisposte a manifestare i sintomi della fragilità capillare. Allo stesso tempo anche con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di soffrirne. Le motivazioni sono da ricondursi ai processi di invecchiamento che portano a un naturale indebolimento del tono dei capillari.
In entrambi i casi si tratta di due fattori che non si possono controllare, ma per i quali si può esclusivamente fare prevenzione adottando comportamenti corretti e utilizzando integratori naturali per la circolazione e il microcircolo.
Fragilità capillare: ecco 4 rimedi naturali
Contro la fragilità capillare esistono numerosi rimedi. Alcuni di questi richiedono l’intervento medico e possono essere invasivi e dolorosi, come nel caso dei trattamenti laser o la scleroterapia che prevede l’inserimento di un ago sottopelle e l’utilizzo dell’anestesia.
Di conseguenza noi ci concentreremo su un rimedio naturale, privo di effetti collaterali ma altrettanto efficace: la nutraceutica, ossia una branca della medicina che utilizza esclusivamente prodotti di origine naturale.
In natura infatti esistono alcune piante dalle proprietà curative, ottime anche per rafforzare il tono dei capillari ed evitare che questi si rompano creando inestetismi e fastidi.
I 4 rimedi naturali più efficaci che abbiamo a disposizione sono:
- l’ippocastano
- La centella asiatica
- L’equiseto
- Il meliloto
Si tratta di quattro diverse piante che crescono spontaneamente nei boschi europei e che universalmente sono riconosciute per la loro efficacia nel riattivare la circolazione sanguigna, in particolar modo quella dei capillari, diminuendone la fragilità
Per poter beneficiare dei loro effetti è necessario assumerle sotto forma di estratti puri, contenuti all’interno di specifici integratori. Tra i migliori integratori attualmente in commercio contro la fragilità capillare segnaliamo:
- Equimel Capsule – un integratore naturale per la circolazione e il microcircolo che può essere assunto quotidianamente contro ogni problematica legata alla fragilità capillare. L’azione sfiammante e antiossidante permette infatti di ridurre gli edemi e il gonfiore alle gambe, migliorando la vascolarizzazione e la conseguente ossigenazione dei tessuti.
- Equimel Crema – una crema dalle proprietà lenitive e rinfrescanti, di semplice e pratico utilizzo. A differenza del formato in capsule prevede un utilizzo topico. La pomata può quindi essere applicata direttamente sulle aree dove i capillari sono più fragili, donando immediatamente una piacevole sensazione di leggerezza. Se utilizzata quotidianamente, possibilmente in combinazione con Equimel Capsule, migliora notevolmente il trofismo tissutale anche in casi di insufficienza venosa cronica.
Come prevenire la fragilità capillare?
Oltre ai rimedi è fondamentale dedicare alcune parole in merito anche alla prevenzione dei disturbi legati alla fragilità capillare. I soggetti che dovrebbero porre maggior attenzione a questo aspetto sono coloro che presentano la compresenza di numerosi fattori di rischio, come ad esempio:
- la familiarità
- la predisposizione genetica
- eventuali stati di gravidanza
- il sovrappeso o l’obesità
- l’assunzione di particolari farmaci
- l’età avanzata
L’utilizzo di integratori specifici si rivela anche in questo caso la strategia migliore non solo come rimedio del problema, ma anche per la sua prevenzione.
È tuttavia consigliabile affiancare l’uso di prodotti a base di centella asiatica e ippocastano a ulteriori accorgimenti. Tra gli altri metodi per prevenire la fragilità capillare consigliamo quindi:
- il controllo del peso corporeo
- un’alimentazione sana, ricca di alimenti freschi e poco processati
- l’utilizzo di calze a compressione graduata, soprattutto se si svolgono mansioni che richiedono al lavoratore di passare molte ore fermi in piedi (cassieri, guardie giurate, cuochi…)
- lo svolgimento di attività fisica a basso impatto, come il nuoto o la camminata leggera
Allo stesso tempo per evitare la rottura dei capillari ci sono anche comportamenti assolutamente sconsigliati. Ecco quindi alcune cose che non vanno assolutamente fatte in caso di fragilità capillare:
- fumare e bere alcool
- passare molte ore al sole senza protezioni
- utilizzare saune o fare docce bollenti
- mangiare cibi ad alto contenuto di sale e di grassi saturi
- indossare scarpe con i tacchi o vestiti aderenti che comprimono i vasi sanguigni, tra cui anche i capillari
- depilarsi utilizzando cerette a caldo
- svolgere attività fisica ad alto impatto fisico come arti marziali, corsa, pallavolo
E se un capillare si rompe?
Se la fragilità capillare non viene trattata può succedere che i capillari si rompono con facilità e frequenza, anche senza nessun apparente causa.
Quando un capillare si rompe la prima cosa che si nota è la comparsa di un livido che può essere più o meno esteso in base all’entità del danno. Solitamente le ecchimosi tendono a riassorbirsi spontaneamente in un arco di tempo massimo di due settimane, passando da una fase iniziale in cui il colore della pelle è più bluastro fino a “scolorire” gradualmente.
Per favorirne il riassorbimento è possibile applicare sulla zona delle pomate come Equimel Crema o del ghiaccio, prestando attenzione a non fare eccessiva pressione sulla pelle. Nel caso in cui non si notino miglioramenti e i tempi di guarigione siano particolarmente lunghi, allora è consigliabile rivolgersi a un dermatologo che potrà così effettuare un’indagine più approfondita sulle cause, in modo tale da escludere un’origine patologica del problema.
Capillari rotti sul viso: la couperose
La rottura dei capillari sul viso ha un nome ben specifico: couperose, o copparosa nel linguaggio popolare. La couperose non va confusa con la rosacea, ossia un arrossamento del viso con alla base delle cause di origine batterica.
La couperose deriva invece da un vero e proprio danno ai capillari presenti sul volto, che coinvolge solitamente in misura maggiore quelli situati sulle guance e sul naso. Nonostante non si tratti di un disturbo patologico crea un forte disagio estetico, soprattutto nelle donne che sono anche fra i soggetti più esposti al problema.
In presenza di questi sintomi i trattamenti indicati sono gli stessi già elencati per affrontare una comune situazione di fragilità capillare. Tuttavia viene consigliata con un’attenzione ancora maggiore nell’evitare di esporsi al sole e nell’uso di acqua molto calda per lavarsi il viso. Proprio la detersione del volto è un punto importante, perché l’uso di scrub e di struccanti non adatti al proprio tipo di pelle può provocare la rottura dei capillari.
In tali casi meglio quindi acquistare cosmetici e creme per il viso direttamente in farmacia, dove troverete prodotti appositamente formulati per chi ha una marcata fragilità capillare.
Capillari rotti negli occhi: un caso particolare
Le parti del corpo in cui solitamente i capillari tendono a rompersi con più facilità sono quelle esposte maggiormente al rischio di traumi, come ad esempio accade per le gambe, le caviglie e le braccia.
Un’attenzione specifica deve però essere rivolta a quei casi in cui i capillari rotti sono situati all’interno dell’occhio, un punto particolarmente delicato. La rottura dei capillari dell’occhio provoca un versamento di sangue che può depositarsi in diverse regioni del bulbo oculare.
Se il livido si crea nella zona sottocongiuntivale, ossia al di sotto della congiuntiva (la superficie trasparente dell’occhio), allora il trauma è generalmente innocuo. A preoccupare sono invece i casi in cui la rottura avviene in aree vicine alla retina o al corpo vitreo, la sostanza che riempie lo spazio a metà tra il cristallino e la retina.
Nel caso in cui ciò accada il medico potrebbe richiedervi ulteriori esami, in quanto la fragilità capillare a livello oculare può essere un sintomo di ipertensione arteriosa o di diabete. Di conseguenza non sottovalutate mai il problema e affidatevi sempre al consulto del vostro medico e dell’oculista nel caso in cui notiate dei capillari rotti negli occhi.