Le caviglie gonfie sono una problematica molto diffusa in differenti fasce della popolazione, anche se percentualmente sono le donne a soffrirne maggiormente.
Il motivo per cui questo accade è solitamente legato a un ristagno dei liquidi, a sua volta dovuto a problemi di circolazione. Per poter migliorare la situazione diventa dunque importante riuscire a intervenire su tale fattore, prima che il dolore diventi invalidante.
Approfondiamo quindi il problema nel dettaglio e in che modo è possibile risolverlo utilizzando solamente rimedi naturali.
Come si manifesta il gonfiore alle caviglie?
L’edema alle caviglie può manifestarsi in particolari momenti della giornata, solitamente verso sera, oppure in particolari condizioni esterne come accade ad esempio in estate con l’aumento delle temperature.
Tuttavia ciò non preclude il fatto che il gonfiore possa palesarsi in qualsiasi momento, anche di prima mattina e durante l’inverno. Nei casi più acuti si potrà notare il cosiddetto “segno della fovea”. Per accertarne la presenza basta premere il dito sulla caviglia per pochi secondi e verificare se rimuovendolo rimane un’impronta. Tale segno indica una condizione in cui vi è ritenzione idrica, che di conseguenza è sinonimo di un forte gonfiore.
Quali sono le cause delle caviglie gonfie?
Le cause delle caviglie gonfie sono numerose e possono essere molto diverse fra di loro. Ci sono infatti molti motivi per cui le caviglie potrebbero gonfiarsi. Se il problema interessa una sola caviglia, allora in quel caso molto probabilmente si tratterà di un trauma (come una caduta o una storta) che riguarda un solo arto.
Nei casi in cui il gonfiore è bilaterale, ossia interessa entrambe le caviglie, allora le motivazioni aumentano. Solitamente le cause principali delle caviglie gonfie sono:
- il sovrappeso e l’obesità
- le alterazioni ormonali
- le patologie del sistema circolatorio
- le terapie farmacologiche
Tutti questi punti possono essere il motivo per cui avviene un ristagno di liquidi, con la manifestazione del conseguente gonfiore. Per capire meglio i meccanismi correlati, analizziamo ognuna delle cause.
Sovrappeso e obesità
Si calcola che il sovrappeso e l’obesità siano le principali cause dei problemi di circolazione. A condizioni di questo genere, infatti, si ricollegano frequentemente abitudini di vita scorrette, come ad esempio una dieta disordinata. Un’alimentazione ricca di grassi e alimenti confezionati ad alto contenuto di sale contribuiscono ad aumentare la ritenzione. Inoltre chi soffre di sovrappeso o di obesità tende a essere meno attivo, conducendo una vita sedentaria che va a incidere sul ristagno dei liquidi.
Alterazioni ormonali
Esistono alcuni casi in cui il ristagno dei liquidi risulta correlato a un alterato quadro ormonale, che incide sulla capacità del nostro corpo di drenare l’acqua in eccesso.
Tale alterazione degli ormoni può essere di diversa origine: fisiologica o patologica.
È fisiologica nel caso di particolari fasi della vita, come accade ad esempio nel caso dei piedi gonfi in gravidanza. Diventa invece patologica quando è correlata a una vera e propria disfunzione ormonale, diagnosticata da un medico. In tal caso diventano quindi necessarie delle cure apposite.
Patologie del sistema circolatorio
Poiché il ristagno dei liquidi è strettamente correlato alle funzionalità del sistema circolatorio, esistono alcune patologie che portano alla comparsa dell’edema agli arti inferiori. In particolare le malattie cardiovascolari più comuni associate alle caviglie gonfie sono:
- l’insufficienza venosa
- le vene varicose
- la tromboflebite
- lo scompenso cardiaco
Terapie farmacologiche
Vi sono farmaci che fra gli effetti collaterali annoverano proprio il gonfiore alle caviglie o ad altre parti del corpo. Tra questi quelli maggiormente prescritti sono gli anti infiammatori (come il cortisone), alcuni farmaci per il diabete e gli psicofarmaci a base di estrogeni e testosterone. Poiché si tratta di farmaci spesso essenziali è sempre bene rivolgersi al proprio medico nel caso in cui provochino del gonfiore eccessivo, senza mai interrompere le cure volontariamente.
Chi è più a rischio?
Alcune categorie sono statisticamente più predisposte a manifestare gonfiore alle caviglie.
Nello specifico ad incidere sono due fattori: il sesso e l’età.
Le donne soffrono maggiormente di questo problema a causa della maggior produzione di estrogeni, che influisce sulla ritenzione. Allo stesso tempo anche le persone anziane tendono ad avere le caviglie gonfie, sia a causa della ridotta mobilità che della pressione sanguigna, che essendo solitamente più bassa rende il deflusso del sangue più difficoltoso.
Oltre a ciò si può elencare anche un terzo fattore di rischio: la categoria professionale. Chi svolge lavori per i quali bisogna stare molto tempo in piedi tende più frequentemente a soffrire di caviglie gonfie. È il caso ad esempio di infermieri, commesse e hostess, che risultano particolarmente esposte al problema.
Caviglie gonfie: i rimedi più efficaci
Indipendentemente da quali sono le cause, esistono dei rimedi naturali estremamente efficaci contro il gonfiore alle caviglie.
Dato che all’origine il problema vi è un eccessivo ristagno dei liquidi, le soluzioni si basano su degli accorgimenti mirati per diminuire ed eliminare la ritenzione. Ecco quindi quali sono i 5 migliori rimedi naturali per le caviglie gonfie che abbiamo selezionato:
-
Tenere le gambe sollevate
Questo è sicuramente il rimedio che fornisce più velocemente sollievo. È una tecnica che si può attuare in qualsiasi momento della giornata, ed è perfetta da fare la sera. È sufficiente sdraiarsi e appoggiare le gambe al muro, tenendole alzate per almeno 5 minuti in modo continuo. È molto comune avvertire un leggero formicolio, ma si tratta di una reazione del tutto normale dovuta alla ripresa della circolazione. In breve tempo è possibile notare una visibile diminuzione del gonfiore. -
Limitare l’apporto di sale
Il sale è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma così come la sua carenza, anche l’eccesso provoca degli effetti collaterali. Uno di questi è proprio l’aumento della ritenzione. Una dieta troppo ricca di sodio provoca un aumento della ritenzione. Ecco perché fra i rimedi contro il gonfiore alle caviglie, ma anche alle gambe e ad altre parti del corpo, si consiglia di ridurre l’apporto di sale. Attenzione quindi non solo alla sua assunzione diretta, ma anche a quella indiretta legata al consumo di insaccati, salse, condimenti, formaggi e prodotti industriali dall’alto contenuto di sodio.
-
Camminare almeno 30 minuti al giorno
L’attività fisica è certamente fra i migliori rimedi per chi soffre di caviglie gonfie. Non è per forza necessario iscriversi in palestra o cimentarsi in lunghe corse. Nella maggior parte dei casi spesso è sufficiente fare ogni giorno mezz’ora di camminata a passo sostenuto. Il movimento favorirà il ricircolo dei liquidi, migliorando così la situazione. -
Praticare massaggi drenanti
I massaggi, oltre a essere estremamente rilassanti e benefici per la mente, sono ottimi anche per ridurre il gonfiore. È quindi altamente raccomandato di rivolgersi a un professionista, che in base alla propria situazione valuterà se intervenire manualmente e con appositi strumenti, come ad esempio con apparecchi per la pressoterapia. In alternativa è possibile praticare i massaggi anche a casa, eseguendo movimenti circolari, dal basso verso l’alto e viceversa. Per aumentare l’efficacia si consiglia di massaggiare le caviglie utilizzando pomate lenitive a base di ingredienti naturali. Fra le più efficaci segnaliamo Equimel Crema, che oltre a regalare una sensazione di freschezza agisce più in profondità sul tono venoso, favorendo il drenaggio dei liquidi.
- Utilizzare integratori naturali a base di ippocastano e centella asiatica
In natura esistono alcune erbe in grado di agire direttamente sulla salute del sistema linfatico e circolatorio. Fra tutte l’ippocastano e la centella asiatica sono quelle più utilizzate. La loro efficacia è stata ampiamente dimostrata da diversi studi scientifici, che hanno evidenziato le proprietà anti infiammatorie e antiossiadanti. L’utilizzo di integratori come Equimel Capsule, che contiene questi principi in un alto tasso di concentrazione è dunque molto efficace, soprattutto per riuscire a risolvere il problema sul lungo termine.
Consigli extra
Oltre ai rimedi appena citati, per ridurre il gonfiore alle caviglie si possono seguire altri semplici consigli. Non si tratta di veri e propri rimedi, ma più che altri di piccoli accorgimenti che riguardano la propria quotidianità. A volte è quindi sufficiente modificare alcune abitudini per migliorare di molto la propria situazione.
Per ridurre il fastidio dovuto alle caviglie gonfie, potete quindi attuare questi ulteriori espedienti:
- Evitare l’utilizzo di tacchi, che incidono su una buona circolazione.
- Utilizzare vestiti comodi. In particolare vanno preferiti i pantaloni larghi che non stringono in vita o sulle caviglie.
- Utilizzare calze a compressione graduata, studiate proprio per evitare il ristagno dei liquidi.
- Dormire con i piedi leggermente sollevati, mettendo semplicemente un cuscino sotto alle caviglie.
- Bere molta acqua, assicurandosi di raggiungere almeno la soglia minima consigliata di due litri al giorno.
- Consumare tisane, in particolare quelle al finocchio, che oltre ad avere un effetto drenante aiutano ad assumere più liquidi.
- Evitare di stare molte ore del giorno fermi in piedi, cercando di muoversi quando possibile.
- Quando si fa la doccia, utilizzare getti di acqua fredda sulle caviglie.
- Cercare di non uscire nelle ore più calde del giorno, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno.
Inoltre, se si è fumatori, è bene sapere che anche questa abitudine ha un forte impatto sulla ritenzione e non solo sulla salute dei polmoni. Fra le tante conseguenze della nicotina c’è anche l’aumento del ristagno dei liquidi e quindi del gonfiore: un buon motivo in più per cercare di smettere.
L’importanza della dieta
È noto a tutti che l’alimentazione ha un’enorme influenza sul nostro stato di salute, anche quando si parla di caviglie gonfie. Ciò che mangiamo ha degli effetti su tutto il corpo, incluso il sistema linfatico e circolatorio.
Una dieta scorretta può portare al sovrappeso e all’obesità, che come abbiamo già visto rientrano fra le cause scatenanti del gonfiore più diffuse. Tuttavia, anche per chi è normopeso, esistono degli alimenti che incidono sulla ritenzione: vediamo quindi quali sono i cibi consigliati e quelli che invece dovrebbero essere evitati.
Cibi consigliati
Tra i cibi consigliati per chi soffre di gonfiore alle caviglie possiamo citare tutti quegli alimenti ricchi di acqua, di antiossidanti e antinfiammatori naturali, tra questi troviamo:
- Carciofi
- Finocchi
- Semi di lino
- Cetrioli
- Pesche
- Fragole
- Ananas
- Anguria
- Frutti di bosco
In particolare i carciofi e i finocchi sono noti per essere dei diuretici naturali, mentre i semi di lino sono ricchi di acido alfa linoleico che aiuta la circolazione sanguigna. Nel caso dei frutti di bosco, invece, andranno favoriti i mirtilli che contengono la “mirtillina”, una sostanza naturale in grado di rafforzare il tono venoso.
Cibi da evitare
I cibi da evitare in caso di caviglie gonfie sono soprattutto quelli conservati e in scatola, caratterizzati da un alto contenuto di sale.
L’ideale sarebbe riuscire a eliminare o almeno limitare l’assunzione dei seguenti alimenti:
- Formaggi stagionati e feta
- Salumi e affettati
- Salse varie (in particolare la salsa di soia)
- Snack salati (patatine, salatini, arachidi…)
- Tonno e carne in scatola
- Salmone e altri pesci affumicati
- Minestroni e zuppe liofilizzate
- Dadi da brodo
Attenzione anche al sale che si nasconde in cibi inaspettati. Un esempio è quello dei legumi in scatola, nei quali viene spesso aggiunto il sale per aumentare il periodo di conservazione. In tal caso sarà sufficiente sciacquarli abbondantemente sotto l’acqua prima di consumarli. Tuttavia per evitare di imbattersi in spiacevoli sorprese, l’ideale è imparare a leggere le etichette. Sono infatti considerati ad alto contenuto di sale tutti quegli alimenti che presentano più di 1/1,2 gr di sale ogni 100 grammi, mentre sono a medio contenuto quelli che ne contengono dagli 0,3 all’1 gr ogni 100 grammi. Ciò non significa che tali cibi non possono mai più essere mangiati, ma che andranno sempre consumati con moderazione dato che la dose massima consigliata di sale è di 5 grammi al giorno.
Caviglie gonfie: quando preoccuparsi?
Se nonostante tutti i vari accorgimenti il gonfiore alle caviglie sembra non migliorare, allora bisogna innanzitutto verificare che ciò non dipenda da un trauma, da punture di insetti o da altre patologie meno comuni.
Le caviglie gonfie possono infatti essere il sintomo di malattie che non necessariamente sono di natura vascolare, come ad esempio:
- malattie reumatiche
- malattie autoimmuni
- cirrosi biliare
- insufficienza renale
A insospettire sono solitamente quelle situazioni in cui, oltre al gonfiore persistente, l’area intorno alle caviglie risulta calda e arrossata. Ulteriore motivo di preoccupazione è poi la febbre, segnale che può indicare la presenza di un’infiammazione.
In tali casi la soluzione migliore è assolutamente quella di rivolgersi al proprio medico, che vi indirizzerà poi di conseguenza allo specialista più indicato. Complicazioni di questo genere sono estremamente rare, ma se il fastidio dovuto alle caviglie gonfie persiste da troppo tempo non abbiate timore di farvi visitare.