Non solo gli uomini: la caduta dei capelli nelle donne è una situazione molto più comune di quanto si possa pensare.
In alcuni casi la perdita può essere semplicemente legata a un naturale ciclo stagionale, soprattutto con l’arrivo della primavera o dell’autunno. In altre circostanze, tuttavia, si nascondono altre cause, alcune delle quali patologiche.
Certamente il problema ha un impatto psicologico non indifferente, che rende la caduta dei capelli una situazione emotivamente impattante per tutte le donne che ne soffrono.
Perdita dei capelli nelle donne: quando preoccuparsi?
I capelli possono essere considerati la cartina di tornasole dello stato di salute del nostro organismo. La loro sofferenza spesso è lo specchio di un malessere del nostro corpo, che si manifesta nel momento in cui la perdita diventa eccessiva.
Una perdita tra i 25 e i 60 capelli al giorno è assolutamente normale, dato che coincide con il naturale ciclo di vita di un capello che si divide in tre fasi:
- anagén, la fase di crescita
- catagén, la fase di fortificazione
- telogèn, la fase di caduta
Nelle donne la perdita dei capelli, solitamente, inizia a essere preoccupante quando supera i valori considerati normali. Alcuni soggetti, ad esempio, possono iniziare a perdere fino a 300 capelli al giorno. In questo caso si parla di “telogén effluvium acuto”, una condizione che può aggravarsi ulteriormente in concomitanza di fattori come lo stress.
Va detto, però, che in alcuni periodi uno sfoltimento della chioma è normale. Poiché la crescita dei capelli è anche sotto il controllo ormonale, può capitare che in autunno aumentino i capelli che passano nella fase “telogèn”. Ciò accade a causa dell’influsso che la luce ha sulla secrezione degli ormoni, con ripercussioni anche sulla chioma.
Tuttavia, se la perdita è continua e abbondante durante il corso del’anno, allora è meglio iniziare a indagare per scoprire le cause del problema.
Quali sono le cause della caduta di capelli nelle donne?
Il ciclo di vita dei capelli è condizionato da numerosi fattori, che influiscono anche su tutto il nostro organismo.
In particolare, le più comuni cause della caduta dei capelli nelle donne sono legate a fattori:
- ormonali
- metabolici
- immunitari
- infettivi
- nutrizionali di tipo carenziale
- neurologici
- psicologici
- invecchiamento
- genetici
Non è raro, inoltre, che alcune di queste cause siano coesistenti come accade durante la gravidanza, quando si presenta una concomitanza di fattori ormonali e nutrizionali.
Tra tutte le cause della perdita dei capelli, le più comuni sono quelle ormonali, in particolare l’iperandrogenismo che consiste in un aumento del degli ormoni sessuali maschili.
Nelle donne questa condizione si associa frequentemente a condizioni d’ insulino-resistenza come nella sindrome dell’ovaio policistico che spesso si associa alla caduta dei capelli.
Una condizione di questo tipo, legata allo sbilanciamento nel rapporto tra ormoni sessuali maschili e femminili, si verifica anche nella donna in post-menopausa.
Lo squilibrio può portare alla formazione dell’alopecia, un termine che indica la comparsa di aree del cuoio capelluto prive della copertura capillifera.
In questi casi si parlerà più specificatamente di alopecia androgenica, ossia della perdita dei capelli legata all’aumento degli ormoni sessuali maschili.
Quest’ultima va distinta dall’alopecia aerata, un altro tipo di alopecia dovuta a una patologia autoimmunitaria. Spesso l’alopecia areata si associa alla tiroidite autoimmune di Hashimoto, una condizione che sta registrando un aumento nella nostra popolazione.
In casi del genere la perdita dei capelli è causata dal sistema immunitario, che attacca le strutture del bulbo pilifero determinando lo sfoltimento della chioma in aree ben delineate del cuoio capelluto.
Esiste poi anche un terzo tipo di alopecia, dovuta però da un fungo patogeno, la tinea capitis. Il fungo infetta il bulbo pilifero determinando l’infiammazione e la caduta del pelo. Fra i segnali che si accompagnano alla perdita dei capelli dovuta a questo fungo vi è anche l’aumento della produzione di forfora, la comparsa di aree di eritema e una sensazione di prurito frequente.
Va però detto che nella maggior parte dei casi la caduta dei capelli nelle donne è in realtà dovuta a carenze nutrizionali.
Nelle donne che hanno mestruazioni abbondanti spesso è la carenza di ferro a creare il problema. In questo caso la caduta dei capelli si accompagnerà uno stato di spossatezza e sonnolenza. Non è rara neanche la manifestazione di un’eventualmente tachicardia e di altri segnali legati all’anemia come la sensazione di affanno dopo sforzi leggeri.
Anche la carenza di altri oligoelementi (metalli presenti in traccia nel nostro organismo) può portare a una caduta abbondante dei capelli. Ad esempio, la perdita di zinco o la carenza di vitamina B12 o dell’acido folico, che regolano il ciclo di crescita delle cellule, può portare alla sofferenza nella crescita dei capelli e la loro perdita.
In particolare, le donne che seguono una dieta vegana sono quelle che devono prestare maggiore attenzione, poiché nel loro caso una supplementazione della vitamina B12 è assolutamente necessaria.
Oltre a ciò, non va poi trascurata l’incidenza dello stress, che può portare a delle alterazioni immunitarie e ormonali, con un aumento del cortisolo e un conseguente incremento della caduta dei capelli.
Allo stress si associa anche una causa psicologica di diradamento dei capelli: la “tricotillomania”. I soggetti che ne sono affetti tendono a strapparsi i capelli solitamente uno alla volta in maniera assorta e senza rendersene conto, arrivando nei casi più gravi a togliersi interi ciuffi.
Un ultimo fattore che può portare alla caduta dei capelli delle donne è l’invecchiamento. Così come nell’uomo, anche nel sesso femminile con il passare degli anni si va incontro a un naturale diradamento dei capelli. I fattori che agiscono nell’aging sono molteplici: spesso si presenta una componente infiammatoria di basso grado associata a fattori ormonali. A queste si aggiungono fattori nutrizionali secondari a malassorbimento, dovuto ad alterazioni delle capacità digestive e delle funzioni della mucosa intestinale.
Le cause genetiche, in definitiva, hanno un forte peso e giocano un ruolo fondamentale nella perdita dei capelli di entrambi i sessi.
Caduta dei capelli nelle donne: i rimedi naturali
La natura offre varie possibilità d’intervento, soprattutto nei casi in cui i fattori non sono legati a vere e proprie malattie. Poiché, come abbiamo visto, la perdita dei capelli può nascondere malattie dell’organismo è sempre bene rivolgersi prima al proprio medico, in particolare quando i sintomi si fanno persistenti e iniziano a comparire vere e proprie aree di alopecia.
Nelle situazioni meno importanti il ricorso ad alcuni accorgimenti e rimedi naturali può aiutare a risolvere il problema. Ecco,quindi, alcuni rimedi naturali contro la caduta dei capelli nelle donne:
- Evitare l’utilizzo di prodotti e trattamenti aggressivi – i capelli sono una parte vitale del corpo, che va rispettata e curata. I lavaggi frequenti, le tinte e l’uso di shampoo poco delicati ne aumentano la caduta. È sconsigliabile anche legare i capelli in trecce e acconciature molto strette.
- Evitare fonti di calore eccessive – l’uso di phon e soprattutto di piastre, danneggia le strutture dei capelli, rendendoli più deboli.
- Seguire un’alimentazione bilanciata – una dieta completa di tutti i nutrienti è fondamentale per non incorrere in carenze nutrizionali. In particolare, va prestata attenzione ai livelli di ferro e di zinco e selenio, due minerali dalle proprietà antiinfiammatorie.
- Utilizzare integratori – l’assunzione quotidiana di nutraceutici naturali come Trikofast è consigliata per favorire la crescita dei capelli e aumentarne il volume. Il contenuto di myoinositolo e di cromo contribuiscono ad agire sui meccanismi che portano all’insulino-resistenza, mentre il rame e lo zinco regolano le reazioni metaboliche. Allo stesso tempo anche la cucurbita maxima e il trifolium pratense agiscono a livello ormonale e circolatorio, e insieme alla valeriana hanno effetto antistressogeno. Utile poi è la presenza di aminoacidi solforati, dei ribonucleotidi e della biotina che favoriscono la crescita dei capelli stabilizzando il processo di cheratinizzazione che ne è alla base.
Se il problema della perdita dei capelli è qualcosa che vi tocca da vicino, il nostro suggerimento è quello di provare a seguire questi quattro punti, con un focus specifico sull’integrazione. Ma prima di tutto, non esitate a chiedere supporto: la caduta dei capelli nelle donne è un sintomo che non deve essere sottovalutato, dati gli importanti risvolti psicologici. Il ricorso a questi consigli può quindi essere il primo passo per affrontare il problema, ricordando che l’uso di nutraceutici non esclude il conseguimento di una dieta equilibrata e corretta.