Che cos’è la ritenzione idrica
La ritenzione idrica rappresenta un disagio per molte persone, sopratutto per le donne. Ma di cosa si tratta esattamente? Perché colpisce di più il sesso femminile?
Cerchiamo di fare chiarezza insieme. Innanzitutto, per ritenzione idrica si intende un aumento del contenuto di acqua nel corpo, in particolar modo a livello extra cellulare. Questo significa che l’acqua si accumula nel tessuto connettivo, al di sotto della pelle.
Il meccanismo che porta all’accumulo di questi liquidi è molto complesso, in quanto legato a molteplici organi. La distribuzione dei liquidi nel corpo, infatti, è regolata da cuore, reni, sistema venoso nervoso e vegetativo, fegato e non solo.
I soggetti più esposti e le principali cause
È stato dimostrato come a soffrire maggiormente di ritenzione idrica siano le donne. Per quale motivo? Quello che non tutti sanno è che gli ormoni femminili giocano un ruolo decisivo. Gli estrogeni, in particolare, favoriscono l’accumulo dei liquidi.
Nonostante la loro influenza, gli ormoni femminili non sono l’unica causa. Lo stile di vita è in grado d’incidere tantissimo sulla ritenzione idrica. Vediamo insieme quali sono i fattori legati alle proprie abitudini:
- L’alimentazione: le diete con un apporto troppo elevato di sale tendono ad aumentare la ritenzione idrica, così come anche un’assunzione eccessiva di caffè.
- Il sovrappeso: si tratta di un fattore spesso correlato alla cattiva alimentazione. Il sovrappeso e l’obesità causano condizioni metaboliche che compromettono le capacità dell’organismo di eliminare i liquidi in eccesso.
- Lo stress cronico: se manifesti gonfiore anche al viso e alle mani, soprattutto al risveglio al mattino, una causa determinante potrebbe essere proprio questa. Il gonfiore può infatti dipendere da un aumento degli ormoni legati allo stress: il cortisone e l’ormone antidiuretico. Una produzione eccessiva di questi ormoni favorisce l’aumento della pressione arteriosa e la ritenzione.
- Il fumo di sigaretta: è stato scientificamente dimostrato come fra gli effetti negativi del fumo ci sia anche la ritenzione dei liquidi corporei.
- La sedentarietà: uno stile di vita poco attivo può ridurre l’efficienza del tono venoso e del drenaggio linfatico degli arti inferiori. Questo può manifestarsi attraverso l’edema delle caviglie o delle gambe, ma anche con una maggior tendenza alla ritenzione idrica generalizzata.
Ritenzione idrica e scarpe: la correlazione che non ci si aspetta
Un piccolo approfondimento sull’edema, in particolare degli arti inferiori. Non tutti sanno che questo tipo di gonfiore può essere determinato anche dall’utilizzo di scarpe con i tacchi: questi infatti riducono l’efficienza della pompa muscolare, sfavorendo il ritorno venoso del sangue dalle gambe al cuore.
Come capire se si soffre di ritenzione idrica?
Il sintomo più comune della ritenzione idrica è il gonfiore, soprattutto degli arti inferiori. Se pensate di soffrire di ritenzione idrica, provate a fare un piccolo “test”, attraverso la rilevazione del segno della “fovea”. Vi basterà premere il pollice per qualche secondo sulla parte anteriore della gamba, sul lato esterno o interno sopra la caviglia, evitando di premere sulla cresta ossea. Se sollevando il pollice compare una fossetta, ecco la conferma dell’esistenza dell’edema.
Oltre all’edema, il secondo sintomo più noto della ritenzione idrica è la cosiddetta pelle a “buccia d’arancia”, che rappresenta il primo stadio della cosiddetta “cellulite”.
Ritenzione idrica e cellulite: quali sono le differenze
Anche se esiste una stretta relazione tra ritenzione idrica, edema e “cellulite”, quest’ultima non deve essere vista come sinonimo di ritenzione. Il termine medico corretto per definire la cellulite è in realtà “lipodistrofia localizzata”, che in questo caso rappresenta una vera e propria infiammazione dei tessuti.
Anche se esiste una stretta relazione tra ritenzione idrica, edema e la cosiddetta “cellulite”, quest’ultima non deve essere vista come semplice sinonimo di ritenzione idrica. Il termine medico corretto per definire quella che viene comunemente definita “cellulite” è in realtà: “lipodistrofia localizzata”, che rappresenta una condizione d’infiammazione cronica di basso grado del tessuto sottocutaneo legata a un suo cattivo drenaggio veno-linfatico che ne compromette il trofismo.
Se la ritenzione idrica, quindi, è caratterizzata da un’alterata distribuzione dei liquidi corporei, la cellulite, o meglio, la “lipodistrofia localizzata” è indotta da un’alterazione del drenaggio e della nutrizione dei tessuti cui contribuisce anche la stasi venosa indotta dalle varici.
5 buone abitudini contro la ritenzione idrica
Se percepite una sensazione di pesantezza e gonfiore e rilevate il segno della “fovea”, allora potreste soffrire realmente di ritenzione idrica.
Come comportarsi in questi casi? Provate a seguire questi semplici consigli:
- Mantieniti idratato: bevi acqua in abbondanza, possibilmente oligominerale e a basso residuo fisso. Il minimo consigliato sono due litri di acqua al giorno.
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Segui una dieta mediterranea, con ingredienti semplici: evita i cibi salati ricchi di sodio come patatine fritte, insaccati e altri junk food, facendo attenzione a non esagerare con l’aggiunta di sale nell’acqua per la pasta. Le bevande alcoliche vanno evitate, così come i succhi di frutta o altre bevande gassate molto zuccherine. Cerca di limitare il consumo di caffè a due tazzine al giorno, servito senza zucchero.
Via libera invece a frutta e verdura, ricche di acqua e fibre, che prevengono anche la stitichezza, una condizione che intossica il fegato e aggrava la stasi venosa degli arti inferiori. - Mantieniti attivo: cerca di svolgere quotidianamente attività fisica, anche semplicemente con 40 minuti di camminata a passo svelto. Nel caso tu svolga un lavoro sedentario, effettua ogni ora con le punte dei piedi dei sollevamenti sul posto e alzati dalla sedia per qualche minuto camminando.
- Utilizza un abbigliamento comodo: cerca di evitare l’uso di tacchi e vestiti troppo aderenti, che compromettono la circolazione.
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Assumi integratori naturali: l’utilizzo d’integratori ad azione drenante aiuta a stimolare la diuresi, disintossicando l’organismo e supportando l’azione depurativa del fegato e dei reni. I prodotti d’origine naturale come quelli presenti nell’Eptadren sono i più indicati a favorire un effetto drenante e diuretico delicato. Inoltre, grazie alla presenza di fitocomplessi attivi anche sulla cute aiuta a prevenire gli inestetismi legati all’infiammazione, dando alla pelle un aspetto più levigato e luminoso.
Una buona abitudine è quella di sciogliere 10ml Eptadren in una bottiglia d’acqua da sorseggiare durante la giornata, così da garantire il giusto stato d’idratazione favorendo depurazione e drenaggio.
Se la ritenzione idrica ti causa fastidi e ti fa sentire a disagio, non c’è bisogno di allarmarsi e ricorrere a diete o trattamenti drastici. Prova ad applicare questi pochi ma semplicissimi consigli. Siamo certi che in brevissimo tempo, anche grazie all’utilizzo dei giusti integratori, potrai vedere importanti miglioramenti.