Le vampate di calore sono un sintomo molto comune in menopausa, ma possono comparire anche negli uomini e in soggetti di giovane età.
Vengono chiamate anche “caldane” e consistono in improvvisi aumenti della temperatura corporea che provocano sudorazione e arrossamenti. Il meccanismo fisiologico alla base è dovuto alla vasodilatazione dei capillari a livello cutaneo, che provocano un innalzamento del calore del corpo di circa 2-3 °C.
Di per sé non sono pericolose, ma possono essere correlate a squilibri ormonali di varia natura. Proprio a causa di ciò è consigliabile indagare, soprattutto se si ripresentano frequentemente e per periodi di tempo prolungati.
Come si manifestano le vampate di calore
Le vampate di calore sono semplici da identificare. Generalmente si manifestano all’improvviso attraverso una forte sensazione di caldo che può rimanere relegata solo a una parte del corpo (es. il viso) o diffondersi in tutto il corpo.
Altri sintomi associati alle vampate di calore sono:
- Arrossamenti in viso
- Palpitazioni
- Sudorazione
La manifestazione delle vampate di calore è sempre improvvisa. La sensazione di “surriscaldamento” parte solitamente dal collo e dal viso, per poi espandersi lungo la schiena, le braccia e le gambe. Il tutto ha una durata di pochi minuti, dopo i quali si può percepire una sensazione opposta di forte freddo e di brividi.
Proprio per tale motivo fra le conseguenze delle caldane possono esserci anche problemi di insonnia e stanchezza. Infatti, in alcuni soggetti, le vampate di calore compaiono anche durante il sonno provocando così dei risvegli notturni che interrompono il riposo.
La frequenza con cui le vampate di calore compaiono è estremamente variabile: alcune persone manifestano più episodi al giorno, altre invece pochi fenomeni al mese. Si tratta quindi di una reazione del tutto soggettiva, che può dipendere da innumerevoli fattori. È tuttavia dimostrabile con certezza che a soffrire maggiormente di caldane sono le donne, in particolare nella fascia fra i 45 e i 50 anni.
Dal punto di vista fisico tale fenomeno non genera nessun effetto collaterale grave, ma non per questo devono essere esclusi i risvolti psicologici. In molte persone le caldane creano imbarazzo e vergogna, facendo così che si sviluppi il timore a uscire di casa e a interfacciarsi con le altre persone. Proprio per questo si tratta di un problema che, seppur non grave, richiede il giusto interesse.
Vampate di calore: quali sono le cause
Il meccanismo fisiologico che porta a percepire un’improvvisa sensazione di caldo non è ancora del tutto chiaro. Tuttavia è ormai certo che la causa alla base delle vampate di calore sono i cambiamenti ormonali. Ciò è confermato soprattutto dal fatto che le caldane sono molto più frequenti in menopausa, quando i livelli di estrogeni e di progesterone calano sensibilmente.
Ma poiché abbiamo anticipato nell’introduzione che le vampate non sono solo una questione prettamente femminile, è bene andare a elencare tutti i motivi per cui questo fenomeno può manifestarsi.
Le cause delle vampate di calore possono infatti essere:
- La menopausa
- L’andropausa
- L’ipertiroidismo
- La rosacea
Più raramente possono essere correlate a patologie maligne come il cancro alla prostata o il tumore ai testicoli. Proprio per tale motivo nei soggetti di sesso maschile è consigliabile sottoporsi a screening di controllo frequenti, soprattutto passata la soglia dei 50 anni.
1. Menopausa e vampate di calore
Le vampate di calore sono estremamente frequenti nelle donne in menopausa. Si stima infatti che a soffrirne siano oltre il 70% delle donne in età non più fertile. Le caldane possono manifestarsi anche nel periodo che precede la menopausa, chiamato premenopausa. Allo stesso modo non è raro che si ripresentino anche per circa 5 anni successivi a partire dall’inizio della menopausa.
Poiché la menopausa inizia solitamente verso i 45 e i 55, è quindi abbastanza comune iniziarne a manifestare i primi episodi già intorno ai 40 anni, fino ai 60-65 anni. In questi casi il perché è da ricondursi al netto calo degli estrogeni, gli ormoni femminili che regolano il ciclo mestruale e la conseguente ovulazione. All’interno di questo contesto le caldane sono dunque considerate “normali”, anche se esistono dei fattori correlati allo stile di vita che possono intensificarne i sintomi.
In particolare le vampate di calore in menopausa possono intensificarsi se:
- Si è in sovrappeso
- Si ha già sofferto di sindrome premestruale durante il periodo fertile
- Si è fumatori
- Si beve alcol frequentemente
- In famiglia sono presenti dei familiari che soffrono dello stesso disturbo
2. Andropausa
Così come le donne manifestano un calo della produzione degli ormoni sessuali attraverso la menopausa, anche gli uomini vivono un periodo simile chiamato “andropausa”. L’andropausa consiste in pratica nel progressivo calo della produzione del testosterone negli uomini. A differenza delle donne, la curva in discesa è più lenta e progressiva: i primi segnali di una riduzione del testosterone compaiono intorno ai 45-50 anni, ma gli effetti sono concretamente visibili solo a partire dal 70 anni.
I sintomi associati all’andropausa sono:
- La perdita dei capelli
- Il calo del desiderio sessuale
- Le difficoltà di erezione
- Il calo della massa muscolare
- La riduzione della fertilità
… E naturalmente anche le vampate di calore.
Nonostante siano più rare rispetto alle donne, le vampate di calore negli uomini possono infatti presentarsi con molta più frequenza di quanto si creda anche negli uomini. Episodi di tale tipo non sono solitamente preoccupanti e rientrano nella normale sintomatologia del cambio di assetto ormonale. Nel caso in cui perdurino a lungo deve però essere considerata la possibilità di sottoporsi a una visita di controllo al fine di scongiurare patologie ben più gravi alla prostata o ai testicoli.
3. Ipertiroidismo
L’ipertiroidismo è una condizione per la quale chi ne soffre produce una quantità eccessiva di ormoni. La produzione è a livello della tiroide, una piccola ghiandola a forma di farfalla alla base del corpo, che per diversi motivi può iniziare a rilasciare nell’organismo dei livelli eccessivi di ormoni tiroidei.
Tra le cause più comuni di ipertiroidismo troviamo:
- Malattie autoimmuni
- Tiroiditi (infiammazione della tiroide)
- Noduli alla tiroide
- Assunzione di farmaci
- Eccesso di iodio
I sintomi che permettono di riconoscere l’ipertiroidismo sono generalmente l’iperattività e la perdita di peso che possono essere accompagnati proprio dalle caldane. L’insorgenza di tale condizione può avvenire a qualsiasi età, già a partire dai 20 anni.
Ecco dunque perché se si manifestano le vampate di calore in giovane età è consigliabile sottoporsi a una visita endocrinologa, che potrebbe rivelare una possibile forma di ipertiroidismo.
4. Rosacea
La rosacea, detta anche “couperose” è una forma di dermatite cronica che colpisce prevalentemente il sesso femminile. L’origine non è maligna, ma nonostante ciò può comunque essere causa di un forte disagio psicologico. Chi ne soffre, infatti, presenta una pelle costantemente infiammata e arrossata, con capillari visibili e in evidenza anche sul volto.
I rossori in viso causati dalla rosacea tendono inoltre ad aggravarsi proprio in concomitanza con la comparsa di vampate di calore, uno dei sintomi correlati a questa condizione. Le caldane, anche in questo caso, sono provocate da un quadro ormonale leggermente alterato tipico proprio di chi è affetto da rosacea.
Di conseguenza oltre al consulto di un endocrinologo può essere utile il confronto con un dermatologo specializzato che potrà consigliare un trattamento con prodotti specifici.
Vampate di calore: rimedi efficaci
Indipendentemente dalla causa specifica, alla radice delle caldane c’è sempre un fattore che provoca un’alterazione del quadro ormonale. Ecco quindi perché tutti i rimedi contro le vampate di calore mirano a ripristinare un equilibrio nella produzione di estrogeni e progesterone.
Tra i rimedi efficaci contro le vampate di calore ci sono:
- Terapia ormonale sostitutiva
- Integratori naturali
- Dieta ricca di fitoestrogeni
1. Terapia ormonale sostitutiva
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è una cura a base di farmaci che può essere prescritta solo da un medico. Consiste nella somministrazione di ormoni di vario genere (estrogeni, androgeni, tiroidei…), scelti a seconda della propria condizione personale di partenza.
L’obiettivo della TOS è quella di riequilibrare il quadro ormonale sopperendo agli sbalzi causati soprattutto dalla menopausa e dall’andropausa. Si tratta di una terapia efficace, ma che presenta diversi aspetti avversi.
Tra gli effetti collaterali della terapia ormonale ci sono infatti:
- Emicrania frequente
- Sbalzi di umore
- Aumento di peso
- Ipertensione
- Colesterolo alto
È inoltre ancora in fase di studio la correlazione fra la terapia ormonale sostitutiva e l’aumento del rischio di sviluppare tumori alle ovaie nelle donne. Inoltre può essere sconsigliata nel caso in cui ci siano già dei progressi disturbi di coagulazione del sangue o di altre patologie correlate.
Di conseguenza la terapia ormonale sostitutiva deve essere presa in considerazione nelle circostanze in cui le vampate di calore siano particolarmente intense e invalidanti. Non a caso è prima consigliabile intervenire tramite altri rimedi naturali, come l’integrazione o la dieta, oltre al miglioramento generale del proprio stile di vita (fumo, alcool, attività fisica…).
2. Integratori naturali
Attualmente gli integratori a base di trifoglio, agnocasto e cimicifuga sono fra i migliori rimedi contro le vampate di calore, in particolare durante la menopausa. Da queste tre piante vengono infatti estratti alcuni principi naturali in grado di regolare l’assetto ormonale, contrastando la comparsa delle caldane.
L’assunzione di prodotti naturali come Fifty Well, che includono nella propria formulazione proprio questi ingredienti, sono dunque di grande aiuto per attenuare tutti i sintomi associati al calo degli estrogeni. Oltre alle vampate possono porre rimedio anche ai disturbi correlati, tra cui l’insonnia, l’aumento di peso e la perdita di capelli.
A differenza delle terapie farmacologiche, inoltre, gli integratori di questo tipo non presentano controindicazioni. Sono dunque più sicuri per la propria salute e non richiedono particolari prescrizioni.
3. Dieta ricca di fitoestrogeni
Prima di elencare quali sono gli alimenti ricchi di fitoestrogeni bisogna spiegare cosa sono esattamente queste sostanze. In pratica i fitoestrogeni non sono altre che sostanze vegetali con una struttura simile a quella degli estrogeni, ossia agli ormoni prodotti dal nostro corpo. Pertanto possono “tamponare” i sintomi dati dalla loro carenza.
Non a caso vengono chiamati anche “estrogeni vegetali” e la loro assunzione è correlata a un dimezzamento degli episodi di caldane, oltre che a una diminuzione dei problemi di pressione e ipercolesterolemia. Ecco quindi che l’introduzione nella propria dieta di alimenti contenenti fitoestrogeni può aiutare a contrastare il manifestarsi delle caldane.
Tra i cibi più ricchi di fitoestrogeni troviamo:
- Fagioli di soia
- Tofu
- Edamame
- Tempeh
- Semi di lino
Come si può notare, nella maggior parte di casi si tratta di alimenti derivanti dalla soia. Proprio a causa di ciò sono stati fatti alcuni studi sull’assunzione di soia in concomitanza con patologie ormonali. Tuttavia i risultati hanno evidenziato come questi alimenti contenenti fitoestrogeni non interferiscono negativamente con il quadro ormonale. Al contrario, possono essere di aiuto anche per le donne che soffrono della sindrome premestruale.
L’unica raccomandazione al momento esistente è quella che riguarda i soggetti affetti da ipotiroidismo e che assumono la tiroxina. Per loro il consumo di soia e di altri cibi con fitoestrogeni deve essere fatto a distanza dall’assunzione del farmaco, in modo tale da non interferire con la terapia.
Vampate di calore: quando preoccuparsi?
Se le caldane si manifestano durante la menopausa solitamente non c’è motivo di preoccuparsi. Anche negli uomini le vampate, se compaiono intorno ai 50 anni, non devono scatenare allarmismi. Diversamente è da prendere in valutazione il consulto con uno specialista nel caso in cui si presentino in età più giovane. Non sono infatti da escludere problemi alla tiroide, all’ipofisi o all’ipotalamo, ossia ai tre dei centri che regolano la produzione e il rilascio degli ormoni.
Il confronto con un medico deve invece essere preso caldamente in considerazione se, oltre alle vampate di calore, si presentano altri sintomi come giramenti di testa, vertigini, tremori o debolezza eccessiva. Lo specialista di riferimento è l’endocrinologo, specializzato nella cura dei disturbi ormonali.
Non abbiate inoltre timore a chiedere un parere con il medico in qualunque circostanza in cui le caldane compromettono la qualità della vita, anche quando non si sospettano cause maligne. La carenza di sonno e il disagio psicologico che possono derivare dalle vampate di calore è un aspetto che richiede il giusto trattamento, al pari di ogni altro problema.