Una delle cose che prima o poi ogni genitore si ritrova ad affrontare è il raffreddore nei bambini. Lo sanno bene soprattutto le mamme e i papà che iniziano la fase di inserimento al nido, alla scuola dell’infanzia o alle elementari.
È esperienza comune che dopo pochi giorni dall’inizio della frequenza i bambini comincino a raffreddarsi, talvolta sviluppando anche tosse e febbre. Nei soggetti un po’ più deboli il problema tende a interessare le vie aeree inferiori, con la necessità, in alcuni casi, di ricorrere a terapie antibiotiche e, talvolta, persino al cortisone.
Quello delle infezioni recidivanti delle vie aeree è quindi un tema che coinvolge molte famiglie, causando anche disagi nell’organizzazione casalinga e lavorativa.
Tuttavia, seppur i rischi non possano essere del tutto annullati, esistono delle soluzioni in grado di ridurre l’insorgere di raffreddori nei bambini e di supportare la terapia. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bambini spesso con il raffreddore? Ecco 4 possibili cause
Prima di capire come prevenire le infezioni delle vie aeree nei bambini, bisogna comprendere quali sono i motivi per cui insorgono.
Le cause per cui alcuni bambini hanno sempre il raffreddore possono essere:
- L’immaturità relativa del sistema immunitario
- L’allattamento artificiale
- L’esposizione a particolari ambienti
- L’uso eccessivo di antibiotici
1. L’immaturità relativa del sistema immunitario
Dati i pochi anni di vita, il sistema immunitario dei bambini non ha abbastanza esperienza per imparare a riconoscere i vari microrganismi.
Il contatto con virus e batteri che il sistema immunitario non conosce ancora provoca una risposta immunitaria che si manifesta con i sintomi del raffreddore. Non bisogna però preoccuparsi, perché si tratta di una reazione del tutto normale. Con il tempo il sistema immunitario imparerà a individuare gli agenti “cattivi”, alleandosi con i microrganismi (soprattutto batteri) amici. Questi “alleati” vanno a costituire il microbiota intestinale, e aiutano l’organismo a rafforzare le difese.
2. L’allattamento artificiale
I bambini allattati artificialmente che frequentano il nido tendono a manifestare più spesso i sintomi del raffreddore. Ciò è dovuto dal fatto che il latte artificiale, al contrario di quello materno, non contiene gli anticorpi in grado di bloccare l’aggressione da parte degli agenti infettanti. Inoltre, il latte artificiale è meno efficace nel favorire lo sviluppo dei microrganismi alleati presenti nell’intestino, riducendo così un importante fattore barriera contro la penetrazione di virus e batteri.
3. L’esposizione a particolari ambienti
Il fattore ambientale è molto rilevante nell’insorgenza del raffreddore nei bambini. L’ambiente scolastico (asilo nido, scuola dell’infanzia ed elementari) è ovviamente lo spazio ideale per la trasmissione di virus e batteri.
È quindi ovvio che i bambini che frequentano questi spazi sono più esposti al rischio di contrarre infezioni per via orale e respiratoria, ma non bisogna farsi spaventare troppo. L’importanza della socializzazione nei più piccoli rimane fondamentale e bisogna cercare di consentirla il più possibile.
4. L’uso eccessivo di antibiotici
Un errore frequente nel quale, purtroppo, molti genitori cadono è la continua somministrazione di terapie antibiotiche ai bambini senza consultare l’opinione dei pediatri. Gli antibiotici andrebbero utilizzati solamente quando realmente necessario. L’uso frequente degli antibiotici ha numerose controindicazioni, fra cui il danneggiamento del microbiota intestinale. La conseguente alterazione del microbiota inficia i meccanismi di regolazione e di stimolo del sistema immunitario, indebolendolo e favorendo così ulteriormente le recidive e persino l’insorgenza di allergie.
I consigli per prevenire i raffreddori e le infezioni recidivanti nei bambini
A questo punto è ovvio che prevenire è meglio che curare.
Analizzando i punti appena presentati, è chiaro che uno dei metodi di prevenzione migliori per i bambini in età di nido è l’allattamento al seno. Ove possibile, infatti, questa tipologia di allattamento è sempre da preferire perché veicola anticorpi della madre al figlio. Anche per questo alle maestre dell’asilo nido è consigliabile chiedere di somministrarlo al bambino con un biberon, prelevandolo anticipatamente con un tiralatte.
Qualora non vi sia la possibilità di utilizzare il latte naturale, non preoccupatevi. Ci sono comunque altri modi per prevenire i raffreddori e altre infezioni nei bambini.
Un punto cardine rimane quello della buona alimentazione, che favorisce lo sviluppo di un corretto microbiota intestinale: questo è fondamentale per evitare le infezioni recidivanti, ma anche le allergie.
Sia nei bambini in età di svezzamento che in quelli più grandi, una dieta sana aiuta a sviluppare la corretta funzionalità del sistema immunitario. È bene quindi evitare o limitare al massimo l’uso dei “junk food” (i cosidetti: “alimenti spazzatura”) come patatine fritte, dolci, caramelle e merendine industriali. Va invece favorita un’alimentazione varia e colorata, ricca di frutta e verdure. Educando fin da piccoli i bambini a questi cibi, non avrete difficoltà a somministrarglieli: così garantirete sempre l’apporto delle giuste dosi di vitamine, sali minerali e fattori antiossidianti, che contrastano le infiammazioni.
Del resto, come diceva Ippocrate, il primo medico della storia, tutte le malattie iniziano nell’intestino. Oggi, infatti, gli studi scientifici confermano sempre di più la verità di questa affermazione.
Oltre all’alimentazione, un aiuto può arrivare anche dall’utilizzo di nutraceutici, che hanno il pregio di essere formulati a partire da sole sostanze naturali. Questa tipologia di prodotti è nota per il supportare il sistema immunitario dei bambini, limitando così i raffreddori e la tendenza alle recidive. I nutraceutici come Profecol Baby, ad esempio, sfruttano l’efficacia della combinazione di vari ingredienti come il colostro bovino e i ribonucelotidi.
In particolare il colostro ha straordinarie proprietà: si tratta della prima secrezione della ghiandola mammaria dei mammiferi all’inizio dell’allattamento. In natura il colostro consente alle mamme di somministrare al proprio piccolo una serie di sostanze nutritive fondamentali per lo sviluppo delle cellule della mucosa intestinale, del sistema immunitario intestinale e del microbiota.
Se somministrata ai neonati questa sostanza protegge l’intestino nel momento in cui prende il via la fase dell’alimentazione, fra le più delicate dell’inizio della nuova vita. Gli anticorpi presenti nel colostro, infatti, proteggono e rafforzano il sistema immunitario, contribuendo alla formazione di una forte barriera.
Sempre nel colostro troviamo poi la lattoferrina, che potenzia l’efficacia antinfettiva,
sopratutto se utilizzata in unione con i già citati ribonucleotidi. Quest’ultimi, come dimostrato da numerosi scientifici effettuati sui bambini, hanno la capacità di rinforzare il sistema immunitario, prevenendo e riducendo il numero delle infezioni.
Altrettanto importante è la presenza di probiotici tindalizzati. I probiotici più efficaci, che trovate presenti, anche in Profecol Baby, sono:
- lactobacillus reuterii
- bifidobacterium infantis
- bifidobacterium bifidum
Tali probiotici, infatti, saranno in grado di rafforzare la barriera intestinale, contrastando ulteriormente la comparsa di infezioni alle vie aeree e le possibili ricadute, oltre a evitare lo sviluppo di allergie alimentari e respiratorie.