La rinite allergica è una fastidiosa irritazione che provoca nella maggior parte dei casi una reazione simile a quella del raffreddore, con starnuti, prurito agli occhi e naso che cola.
Viene definita “allergica” poiché la causa scatenante è sempre uno specifico allergene e non un virus influenzale. Ciò fa si che il problema possa presentarsi in qualsiasi periodo dell’anno, anche se molto di frequente la primavera rappresenta il momento “di picco” per via della presenza di pollini nell’aria.
Si tratta quindi di una reazione non grave, ma che può avere un risvolto cronico spiacevole. Secondo alcune stime in Italia la rinite allergica affligge una persona su sei, ma solo in pochi la curano in maniera adeguata.
La rinite, infatti, può essere prevenuta e trattata con metodi naturali. Per capire meglio come vi consigliamo quindi di leggere l’approfondimento contenuto all’interno di questo articolo.
Le 4 cause della rinite allergica
Non tutte le persone soffrono di rinite allergica, ma le statistiche indicano che i casi sono in costante crescita. Il motivo è da attribuirsi alla reazione che il nostro corpo ha nei confronti di alcuni allergeni.
Gli allergeni che causano la rinite allergica sono:
- gli acari della polvere, che rilasciano escrementi irritanti
- i pollini di fiori e piante
- i peli di animali, ma più in particolare le particelle della loro cute
- le muffe, che possono liberare nell’aria particolari spore
Negli ultimi anni si è registrato un incremento delle reazioni avverse a tali elementi, in particolare nei bambini. Si tratta in particolare dei soggetti più sensibili, il cui sistema immunitario sviluppa una risposta eccessiva nei confronti di tali allergeni.
Chi è sensibile agli allergeni ha delle difese immunitarie che si attivano in maniera anomala quando entrano in contatto con alcuni di questi elementi. Ciò provoca l’attivazione di un meccanismo attraverso il quale viene rilasciata l’istamina, una sostanza che provoca una reazione infiammatoria con risvolti sulle vie aeree (naso, gola, bocca).
In base all’allergene a cui si è sensibili, la rinite può essere suddivisa in due categorie:
- Perenne
- Stagionale
La rinite perenne può presentarsi in qualsiasi momento dell’anno perché a provocarla sono degli allergeni che si trovano in maniera continua, senza andamenti ciclici. Rientrano quindi fra le riniti allergiche perenni quelle causate dalla polvere, dai peli di animali e dalle muffe.
Al contrario la rinite stagionale scaturisce solo in alcuni periodi. Un esempio classico è la rinite da polline, tipica del periodo primaverile. È infatti proprio in prossimità di questa stagione che fioriscono piante come le betulle e graminacee, che rilasciano spore irritanti nell’aria.
Rinite allergica: i 5 sintomi principali
Non è raro che i sintomi della rinite allergica vengano confusi con quelli del raffreddore. C’è infatti una forte similitudini nelle modalità attraverso le due patologie si manifestano.
Solitamente fra i 5 sintomi più comuni della rinite allergica troviamo:
- starnuti frequenti
- naso che cola
- occhi rossi e lacrimanti
- prurito al naso
- congestione nasale
Si tratta di sintomi molto lievi, ma che in alcuni soggetti più a rischio possono evolvere anche dispnea, ossia nella difficoltà a respirare. Chi deve prestare più attenzione sono soprattutto le persone affette patologie respiratorie croniche come asma e fibrosi polmonari.
Ottenere una diagnosi di rinite allergica
È importante riconoscere la rinite in quanto i sintomi vanno trattati in maniera diversa rispetto a quelli di un comune raffreddore o ad altre patologie di natura virale o infiammatoria. Se si ha il sospetto di soffrire di rinite allergica lo specialista di riferimento è l’allergolo. Grazie a una serie di esami del sangue e ad alcuni test cutanei, chiamati comunemente “prick test”, il medico sarà in grado non solo di confermare la diagnosi, ma anche di indicare qual è l’allergene al quale si è sensibili. In tal modo sarà possibile prevenire in maniera più efficace il problema, anche seguendo i rimedi che vi illustreremo nei successivi paragrafi dedicati.
Rinite allergica: quali sono i fattori di rischio?
Nei confronti della rinite allergica è possibile agire in via preventiva, sia per evitare l’insorgenza del problema, sia che per ridurre la possibilità che i sintomi si ripresentino nei soggetti che già ne soffrono o ne hanno sofferto in passato.
Per farlo bisogna però innanzitutto conoscere quali sono i fattori di rischio, in modo tale da mettere in atto delle strategie di prevenzione efficace.
I fattori di rischio della rinite allergica ufficialmente riconosciuti dai medici sono:
- la predisposizione familiare
- l’esposizione allo smog
- l’allattamento artificiale
- lo svezzamento precoce
- il fumo
1. Predisposizione familiare e rinite allergica
Uno dei fattori di rischio che espone al rischio di soffrire di rinite è la genetica. Se uno o entrambi i genitori sono allergici ad acari, pollini, peli di animali o muffe allora i figli avranno una maggior possibilità di presentare episodi allergici nel corso della vita. Secondo alcuni studi le probabilità di soffrirne aumenterebbero persino del 40-60%.
Tale fattore, naturalmente non può essere prevenuto. Tuttavia rappresenta certamente un incentivo in più nel prestare attenzione alle proprie abitudini di vita e all’ambiente in cui si vive e si lavora.
2. L’esposizione allo smog e rinite allergica
È ben risaputo che lo smog ha una forte incidenza negativa sulla salute. Fra gli effetti collaterali dell’inquinamento ci sono la perdita dei capelli, le malattie cardiovascolari e polmonari e persino problemi cronici di otite.
Fra le varie conseguenze c’è anche l’aumento delle probabilità di manifestare episodi di rinite allergica, soprattutto se l’esposizione allo smog avviene già in tenera età. Non a caso l’incremento dei livelli di polveri sottili in molte città italiane è correlato all’impennata dei casi di rinite nei bambini, anche in età pre-scolare.
3. L’allattamento artificiale e la rinite allergica
Per molti madri purtroppo non sempre è possibile allattare i propri figli al seno, sia a causa di particolari patologie che per problematiche legate all’ambiente e al contesto in cui si vive, come ad esempio alcune resistenze culturali o la necessità di rientrare al lavoro.
La conseguenza è quindi quella di procedere con l’allattamento artificiale, che nonostante garantisca tutti i nutrimenti necessari è purtroppo privo degli anticorpi presenti nel latte materno. Questi ultimi sono fondamentali nei primi mesi di vita perché contribuiscono a creare una barriera contro gli agenti esterni, diminuendo notevolmente il rischio di sviluppare intolleranze verso i principali allergeni, anche in età adulta. Ecco dunque perché ai neonati allattati artificialmente si consigli di somministrare degli appositi fermenti lattici per bambini, per proteggerli contro la comparsa di riniti in età adulta.
4. Lo svezzamento precoce e la rinite allergica
Con il termine “svezzamento precoce” si indicano quei casi in cui la somministrazione di cibi diversi dal latte materno avviene in anticipo rispetto alle tempistiche raccomandate, ossia del periodo antecedente ai 6 mesi di vita del bambino. Prima di tale periodo l’alimentazione del dovrebbe basarsi esclusivamente sull’allattamento, in quanto l’organismo del neonato non è ancora in grado di digerire e soprattutto di deglutire una tipologia di cibo differente.
Lo svezzamento precoce, inoltre, può causare una serie di conseguenze sulla salute del bambino anche in età più adulta. Fra queste rientra anche un aumento del rischio di sviluppare riniti allergiche, diabete di tipo due, problemi di colesterolo alto, ipertensione e di obesità.
5. Il fumo e la rinite allergica
I medici concordano ormai da anni nell’affermare che il fumo è uno dei fattori di rischio che più incide nella comparsa della rinite allergica, soprattutto in forma cronica. Tale rischio aumenta in maniera proporzionale in base al numero di sigarette fumate, con conseguenze estremamente gravi su tutto l’organismo.
Inoltre va ricordato che anche il fumo passivo rientra a pieno titolo fra le cause scatenanti della rinite. Gli adulti e i bambini che vivono in ambienti dove vi è un soggetto che fuma attivamente hanno le stesse percentuali di rischio di un fumatore di manifestare episodi di irritazione alle vie aeree.
Rinite allergica: 10 modi per prevenirela
Prevenire la rinite allergica è possibile, oltre che molto semplice.
Naturalmente è fondamentale che i fattori di rischio appena elencati siano ridotti al minimo. Di conseguenza smettere di fumare e cercare di ridurre al minimo l’esposizione allo smog sono due punti fondamentali nell’ambito della prevenzione.
Oltre a ciò è però possibile intervenire anche in altri modi, seguendo questi 10 accorgimenti che permettono di limitare il contatto con gli allergeni:
- Lavare le lenzuola, le federe, le tende, i peluche dei bambini in maniera frequente a una temperatura di almeno 60 gradi. Ciò aiuterà a evitare la proliferazione degli acari della polvere. Se possibile si consiglia inoltre di utilizzare un pulitore a vapore anche sui tappeti.
- Assicurarsi che l’ambiente in cui si vive non sia umido. L’umidità infatti favorisce la comparsa di muffe le cui spore possono provocare problemi respiratori. Per ridurre il tasso di umidità dell’ambiente è possibile utilizzare un depuratore d’aria, installare una ventola aspirante ed evitare di stendere in casa.
- Se si possiede un animale domestico, il cui pelo causa irritazione, si consiglia non farlo accedere in camera da letto e sui divani e di lavare con frequenza la cuccia.
- Tenere il frigo ben pulito, in particolare avendo cura delle guarnizioni. È il punto principale dove si formano muffe.
- In caso di rinite da pollini, evitare di lasciare le finestre aperte tutto il giorno. Se volete arieggiare le stanze evitate di farlo a metà mattinata o al calar del sole perché sono i momenti in cui l’aria è più satura di pollini.
- Sempre per chi è sensibile ai pollini suggeriamo di installare un filtro antipolline in macchina.
- Lavare corpo, capelli e vestiti dopo essere stati in ambienti dove sono presenti allergeni verso i quali è accertata la forte sensibilità.
- Non praticare sport all’aperto se l’ambiente esterno è inquinato.
- Utilizzare occhiali da sole quando si esce di casa. Alcuni, inoltre, hanno riscontrato grandi benefici con l’utilizzo di una mascherina chirurgica.
- Rimuovere soprammobili o altre oggetti che in casa favoriscono l’accumulo di polvere, peli e spore.
Soluzioni naturali per curare la rinite allergica
Nella maggioranza dei casi, quando si manifesta un episodio di rinite allergica, le soluzioni a cui si ricorre immediatamente sono quelle farmacologiche. In particolare si è soliti assumere degli appositi antistaminici che tuttavia hanno alcuni spiacevoli effetti collaterali. Il principale è sicuramente il forte senso di sonnolenza, motivo per il quale è anche fortemente sconsigliato mettersi alla guida sotto l’effetto di questi farmaci.
Fortunatamente esistono delle soluzioni naturali altrettanto valide e che al contrario degli antistaminici possono essere utilizzate anche da donne in gravidanza o in allattamento, bambini o da persone con problemi alla tiroide.
Le soluzioni naturali per la rinite allergica più efficaci sono:
- Suffumigi con vapore caldo
- Utilizzo di fermenti lattici
- L’assunzione di integratori gastroprotettivi
Vediamole subito nei dettagli per capire come adottarle nel caso di irritazioni alle vie aeree perenni o stagionali.
1. Suffumigi con vapore caldo
I suffumigi sono un classico rimedio della nonna, ma estremamente utile contro l’irritazione di naso, gola e occhi causata dalla rinite. Si tratta in pratica di inalazioni di vapore caldo che possono essere preparate semplicemente lasciando bollire una pentola d’acqua. Una volta arrivata a bollore è sufficiente posizionarsi con il viso sopra la pentola, mettendosi un asciugamano o un panno sopra il capo. Quest’ultimo impedirà al vapore di diffondersi nell’ambiente, disperdendosi.
È importante prestare attenzione al calore dei fumi, che deve essere sopportabile senza fastidi. Per una sensazione di maggior sollievo è preferibile aggiungere alcune gocce di oli essenziali all’acqua, da addizionare non appena il liquido bollente viene tolta dal fornello. Fra gli oli essenziali più efficaci in caso di rinite ci sono solitamente quelli alla camomilla e all’eucalipto, ma è possibile anche effettuare i summifugi con il bicarbonato.
2. Fermenti lattici
In diversi approfondimenti abbiamo già affrontato il discorso legato alla correlazione fra l’intestino e il sistema immunitario, come accade ad esempio nel caso dei bambini con raffreddori frequenti.
All’interno dell’apparato digerente abitano infatti miliardi di batteri benefici che aiutano a mantenere le difese immunitarie in uno stato di equilibrio. Poiché la rinite allergica è proprio una reazione anomala del sistema immunitario, si è quindi scoperto che spesso tali risposte avverse sono date da un’alterazione della flora batterica intestinale. Ecco di conseguenza che l’assunzione dei fermenti lattici può aiutare a curare la rinite allergica, anche quella in forma cronica.
I fermenti possono di conseguenza essere assunti sia attraverso l’alimentazione, ad esempio consumando yogurt, kefir o tempeh, oppure utilizzando appositi integratori come Profecol, disponibile anche nella formulazione per bambini con Profecol Baby.
3. L’uso di integratori gastroprotettivi
Non sempre la semplice assunzione di fermenti lattici aiuta a risolvere definitivamente il problema. Se l’equilibrio gastrointestinale, che influisce sulla comparsa della rinite allergica, è particolarmente alterato allora la causa potrebbe essere più profonda. Vi sono infatti casi in cui la permeabilità intestinale viene compromessa, provocando così una mal digestione di alcune proteine alimentari che entrando in circolo aumentano i sintomi delle allergie.
Ecco quindi perché gli integratori alimentari gastroprotettivi a base di bromelina, come Profenzym, sono altamente consigliati a chi vuole risolvere in maniera definitiva i sintomi della rinite allergica.